Monte Miletto

∇Monte Miletto, 2050mt, il tetto del Matese. Questa ∇cima è tanto semplice da raggiungere quanto carica di sorprese. Guglie rocciose, prati fioriti, bestiame al pascolo e, infine, ∇il panorama. Qui lo sguardo spazia incontrastato per 360 gradi. Le montagne importanti, quelle che svettano di più, hanno fianchi larghi che accolgono borghi e popoli di varie regioni. Poi man mano che si sale le cose cambiano e i confinanti si dividono lembi di terreno via via sempre più ridotti. E la vetta? A chi appartiene la vetta? Solitamente il punto più alto, lo spartiacque per eccellenza, non appartiene a nessuno, è il confine, il limite che il vicino non deve superare. Ma in montagna non ci sono limiti o confini, ciò che detta la legge quassù non ha valore e la montagna, limite invalicabile dei burocrati, diventa madre accogliente che unisce i suoi figli del nord e del sud, dell'est e dell'ovest, diventa luogo di aggregazione dove si parla una sola lingua, dove ci si saluta sorridenti, dove è facile fare amicizia e condividere l'amore per la natura. Da qui si vede il cielo, tutto, che col suo immane peso ti schiaccia al suolo, ricordandoti che hai raggiunto un confine, l'unico confine, quello tra cielo e terra.

Se vuoi partecipare ad un'escursione sul Monte Miletto, scrivici una e-mail all'indirizzo: dehradun.associazione@gmail.com

Antonio Cella

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