Messner Mountain Museum


 

Per la rubrica Dehrarchivio vi proponiamo una foto scattata da Pierpaolo Cella, che conserviamo gelosamente. Questa foto parla di un viaggio indimenticabile che abbiamo compiuto per arrivare al ∇Messner Mountain Museum di Castel Firmiano vicino ∇Bolzano. Ma soprattutto parla del viaggio compiuto da Gunther Messner verso le bianche sponde della vita eterna, passando per il Nanga Parbat. Quello che vedete è lo scarpone di Gunther che il ghiaccio ha restituito nel 2005 dopo 35 anni dalla tragedia. La storia racconta che venne organizzata una spedizione austriaca con l'intento di aprire la prima via sulla ∇Parete Rupal del ∇Nanga Parbat. Tutto procede secondo i piani e Reinhold si trova già ad attaccare l'ultima parte del percorso, quando viene raggiunto dal fratello. I due arrivano in vetta insieme, ma Gunther comincia a pagare lo sforzo prolungato che ha compiuto. Così decidono di scendere per il versante più semplice, la ∇Via Diamir. La discesa è faticosa e Reinhold cerca in tutti i modi di salvare se stesso e il fratello. Ma accade l'imprevisto, una valanga li travolge e Gunther scompare per sempre inghiottito dalla montagna. Dopo l'incidente Reinhold fu accusato di aver abbandonato il fratello per seguire la sua ambizione e per lui furono lunghi anni di sofferenza, fin quando il ritrovamento del corpo e soprattutto la posizione in cui fu ritrovato, lo scagionarono da tutte le ignobili accuse. Gunther era un grande alpinista e chi lo conosceva lo descriveva come un incredibile atleta, aveva tutte le carte in regola per raggiungere l'obiettivo, ma spesso una montagna quanto più bella appare, tanto più crudele diventa e basta un minimo errore a distruggere sogni e vite. Per noi quello scarpone è simbolo di amore fraterno e ringraziamo il grande Reinhold Messner se oggi possiamo trarre ispirazione e insegnamento da questa vicenda.

Antonio Cella

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