Il "Progetto Terre Alte"



Andando per monti spesso si ha la sensazione di trovarsi in luoghi remoti e immutati dal giorno della creazione. La mente fantastica e i piedi, come sul suolo lunare, lasciano la loro prima impronta sulla terra morbida. Gli spazi sono immensi, le dimensioni eccezionali e la bellezza della natura sovrasta ogni pensiero, ogni consapevolezza. Ci si può trovare in un luogo per caso e per caso accorgersi di sentirsi subito legato ad esso, rendersi conto che i giorni futuri non saranno più sereni, perché il mondo intorno sembrerà diverso, finalmente di nuovo da scoprire, esplorare. Ma questo non è un cammino da intraprendere in solitudine, perché la condivisione di tanta bellezza, creerà altri uomini inquieti, ma sicuramente felici. Scoprire il pianeta in cui si vive significa ritrovare il proprio ruolo all'interno della società e della natura. Fortunatamente sono nato in un angolo del sud Italia, un pò dimenticato, fuori dalle mete turistiche e dai grandi affari economici, tanto da essere rimasto aggrappato a tradizioni incontaminate, come sono anche i luoghi in cui esse si celebrano. Non è stato difficile rendermi conto che molte colline, valli, torrenti e borghi, erano rimasti abbandonati per anni e la natura, col suo manto verde, aveva obliato il passaggio dell'uomo. Fu allora che mi venne la strana idea di prendere appunti ogni volta che mi trovavo in un angolo remoto o in qualche modo inesplorato. Scoperta la montagna questo bisogno crebbe ancora, come quello di rendere giustizia a questi territori. Sarebbe stato opportuno catalogarli tutti sentiero per sentiero, rovina per rovina per recuperare valori umani e naturalistici persi nel tempo. Così tutti quei luoghi con una certa rilevanza storica, artistica e paesaggistica dimenticati furono oggetto della mia catalogazione. La maggior parte di questi si trovano in altura e dalla media all'alta montagna, esistono vaste zone abbandonate che a causa del loro decentramento hanno perso valore agli occhi dell'uomo. Ho così creato il "Progetto Terre Alte" per portare alla luce con pazienza i reperti che ci collegano alle nostre radici. Dai fondovalle alle cime ci sono ruderi, ponti, chiese, borghi, ruscelli, mulattiere, sentieri, alpeggi, boschi, laghi, rocce e confini che hanno fatto parte della nostra storia. Intere generazioni rischiano di perdere per sempre il contatto con questi luoghi, il contatto con le vere radici dell'uomo. Il nostro progetto ha lo scopo di creare una cultura della montagna li dove difficilmente attecchisce, e avvicinare i giovani alla storia e alla natura, magari vivendo qualche piccola avventura.

Antonio Cella

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